“Andare Oltre” con Valentina Zago. «Passione, prestazione, ispirazione»
È stata la trascinatrice. Il punto di riferimento. La compagna a cui appoggiarsi nel momento del bisogno.
Valentina Zago, opposto mancino dell’Union Volley Pinerolo, schiacciata dopo schiacciata ha condotto la sua squadra fino alla tanto sognata promozione in serie A1.
Ottenendo, infine, il premio MVP del campionato italiano di serie A2 femminile.
Grazie alla collaborazione con Mizuno, partner tecnico dell’Union Volley e sponsor tecnico di Valentina da oltre 10 anni, l’abbiamo incontrata proprio a Pinerolo, la città in cui si è accasata ormai da diversi anni. Per le strade le persone la riconoscono, la salutano, le chiedono cosa ci si dovrà aspettare la prossima stagione. La risposta è sempre la stessa: «Dovremo alzare l’asticella».
“Andare Oltre” è un concetto chiave per ogni atleta. Per Valentina Zago cosa significa?
«Andare Oltre vuol dire non mollare mai nei momenti di difficoltà. Trovare quel qualcosa, quella spinta per uscire da un momento di crisi. Oppure per tenere bene a mente un momento buono e portarlo il più avanti possibile».
«A me, ad esempio, in passato è successo con il gesto tecnico del servizio. Per anni la battuta è stata la mia arma vincente, tanto da esser premiata come “Miglior battitore” del campionato di serie A1 (42 ace in 58 set disputati nella stagione 2013/2014 a Casalmaggiore); poi, tutto ad un tratto, c’è stato un periodo in cui mi è sembrato di essermi dimenticata come si facesse. Nonostante l’allenatore, la squadra contassero su di me in quello specifico fondamentale, mi risultava difficile persino mandare la palla al di là dalla rete. Inevitabilmente, quel particolare ha poi condizionato un po’ tutto il mio gioco».
«È servito un lavoro mentale, tecnico non da poco ma, con l’arrivo qui a Pinerolo, ho recuperato fiducia nei miei mezzi. Superato quel momento buio, ora credo di essere anche più forte di prima. A volte serve ricominciare da capo per ritrovarsi».
Il pensiero va ovviamente alle emozioni fresche di un’annata da ricordare.
«I nostri tifosi li descriverei davvero come il settimo giocatore in campo. Ci hanno seguito fin dall’inizio e, partita dopo partita, abbiamo visto la passione crescere e riempire gli spalti. In trasferta a Brescia, durante i playoff promozione, ci hanno fatto sentire come se stessimo giocando in casa. Gli dobbiamo molto del risultato che abbiamo ottenuto».
«Annata migliore davvero non ci poteva essere. I problemi legati al Covid e l’eliminazione dalla Coppa Italia sono servite a farci tornare in palestra con ancora più grinta. Non è servito dirci niente, tutte sapevamo cosa dovessimo fare per reagire: lavorare con costanza, qualità, determinazione. Raggiungere la promozione insieme è stato un sogno. Personalmente, ogni anno che passa c’è sempre un qualcosa che mi fa crescere, che mi permette di fare un piccolo salto. Penso che un atleta non si possa mai sentire arrivato».