Benvenuta Pinerolo! Raccontiamo la squadra neo promossa in serie A1
La città di Pinerolo, appena 36 mila abitanti, è nota in Italia per i suoi monti, su cui svetta il Monviso a quota 3.800 metri. Oppure per lo splendido forte di Fenestrelle, la Grande Muraglia Piemontese.
Ora sarà conosciuta anche per la sua squadra di pallavolo femminile.
Sì perché con una stagione da incorniciare, oltre venti vittorie in campionato e solo tre sconfitte, la Union Volley Pinerolo, della quale Mizuno è partner tecnico, ha conquistato una strameritata promozione. In pieno stile Reach Beyond, la squadra ha fatto della costanza nel lavoro, della qualità nella performance, della ricerca dell’eccellenza i pilastri di una grande annata.
Sono ora quattro le squadre piemontesi in serie A1 di Lega Volley Femminile: Novara, Chieri, Cuneo e Pinerolo.
Ospitati al Mizuno Flagship Store di Torino, abbiamo incontrato la squadra e lo staff. Ci siamo quindi fatti raccontare dalle protagoniste i momenti salienti di questa indimenticabile cavalcata.
Ylenia Pericati – libero
«Quest’anno sono serviti molto i consigli di coach Michele Marchiaro, che ci ha fatto compiere un percorso psicologico davvero intenso e utile. Quello che mi ha cambiato di più? Non far vedere mai all’avversario i propri momenti di difficoltà. Comportarsi allo stesso modo, sia quando si sta vincendo che quando si sta perdendo. Credo ci sia servito molto nel finale di stagione. Ad esempio in gara 1 contro Brescia, nella quale siamo spesso state sotto, ma non abbiamo dato segni di cedimento o debolezza, fino a ribaltare il risultato».
«Abbiamo avuto, come squadra, molte routine pre partita. La mia preferita era quella di Federica Carletti che, a pranzo nel giorno del match, mi metteva sempre nel piatto dell’insalata un involtino di bresaola e grana. Sempre mangiato controvoglia. Ma devo ammettere che ha funzionato».
Federica Carletti – schiacciatrice
«Le mie compagne di squadra, probabilmente, mi descriverebbero come quella un po’ matta, che ride sempre e che prova a tenere alto l’umore».
«Quello che ci è successo a fine 2021, ovvero essere eliminate d’ufficio dalla Coppa Italia di A2 senza esser potute giocarcela sul campo, a seguito del Covid, ci ha fatto male. Abbiamo infatti perso la prima partita al ritorno in campo. Ma poi ci ha anche dato enorme motivazione per tornare in palestra carichissime. Dal punto di vista mentale è stato un anno importante, con compagne esperte che mi hanno insegnato tanto».
Vittoria Prandi – palleggiatrice
«Il lavoro del palleggio è interessante perché ti permette, più di ogni altro, di valutare come le compagne reagiscono alle diverse situazioni. Per questo io ho sempre creduto che la pallavolo, più che uno sport fisico, sia uno sport mentale. La fiducia aumenta esponenzialmente quanto si rende in campo. In questo i nostri tifosi ci hanno aiutato molto: erano carichi a mille, ti mandavano messaggi prima della partita, anche quando erano in pochi si facevano sentire tantissimo. A Brescia durante i playoff sembrava quasi di giocare in casa. Davvero un giocatore in più».
Silvia Bussoli – schiacciatrice
«Io credo molto nell’aspetto mentale, tanto da aver seguito un percorso da Mental Coach: penso sia un aspetto vincente che negli ultimi anni ci ha dato soddisfazioni. Me ne sono accorta col passaggio al professionismo: ho realizzato che allenare la tecnica non sarebbe bastato. Il modo di pensare, di comunicare con staff e compagne, alla fine fa la differenza. Sto cercando di applicare questi accorgimenti anche nell’allenamento della mia squadra di annata 2008; in questo periodo della loro vita, le ragazzine hanno davvero bisogno di un approccio mentale differente. Che le faccia sentire considerate, che dia loro un richiamo positivo».
Abbiamo chiacchierato anche con lo staff dell’Union Volley Pinerolo, che ci ha dato spunti davvero interessanti sulla stagione appena conclusa. E anche su quella che verrà, con l’esordio nella massima serie.
«Partiamo col dire che non ce l’avrei mai fatta da solo – premette coach Michele Marchiaro –. Gran merito del lavoro che abbiamo svolto, soprattutto quello psicologico, va al mio staff. Ascoltiamo molto, raccogliamo informazioni; soprattutto il mio secondo allenatore e il preparatore atletico, che frequentano le ragazze forse anche più di me. Io mi limito a sintetizzare tutte le informazioni che mi arrivano durante la settimana per decidere su quale aspetto mentale concentrarsi o lavorare. Quale, secondo noi, farà la differenza nelle sfide che ci attendono».
«Dobbiamo ringraziare – aggiunge Claudio Prina, dirigente – anche la Pro Loco di Pinerolo, oltre ai Pinerolo Boys, per aver contribuito a portare a palazzetto tante persone. Ripartire dopo il Covid non è stato facile, ma questa stagione il lavoro di tante persone ci ha davvero permesso di compiere una svolta».
«Dal mio punto di vista, questa stagione è stata facile – scherza Daniela Chiavassa, addetta stampa –. Vincendo così spesso, anche scrivere e comunicare emozioni diventa più semplice. Il difficile arriverà la prossima quando, ovviamente, in serie A1 ottenere risultati sul campo sarà più complesso. Sarà una bella sfida, anche per me».