Il Volley Misto non è più “amatoriale”: la Top League diventa grande
Elevare la pallavolo mista oltre al livello amatoriale. Creare un campionato vero e proprio, in grado di superare i confini delle singole province e regioni. Unire la passione di tante pallavoliste e pallavolisti che vogliono continuare a indossare le ginocchiere oltre la fine della loro “carriera” nelle società sportive.
Con questi obiettivi è nata la Top League, una competizione che vede sfidarsi le migliori formazioni di Volley Misto a 6 del Nord Italia. In campo scendono sempre 3 donne e 3 uomini per squadra. La rete è alta 2 metri e 30. Il livello, assicurano gli organizzatori, è molto alto; tanto da attirare anche ex atleti che hanno indossato la maglia della nostra Nazionale.
Ma com’è davvero sbocciata l’Idea della Top League? Chi sono le menti che l’hanno portata in vita e con quali ambizioni?
Li abbiamo incontrati e vi vogliamo raccontare il loro splendido progetto.
«Ebbene sì, io ne vengo dal mondo del calcio – racconta Davide Falciglia -. Ho smesso di giocare a calcio a 22 anni; non ho quindi scoperto la pallavolo con la normale trafila delle squadre giovanili, ma solo più tardi. Eppure, anche perché entrambi i miei genitori sono ex pallavolisti, la curiosità l’ho sempre avuta e i fondamentali anche. Per uno della mia età, l’unico modo di giocare a pallavolo erano le squadre amatoriali. È da 14 anni ormai che frequento il mondo del Misto e ho vissuto tutti i livelli: dalla semplice squadretta disorganizzata fino al Fenix, una delle migliori formazioni miste in circolazione».
«Nel Misto ho conosciuto anche Marcello Martin e Niccolò Fedele. Insieme, un po’ casualmente, ci siamo ritrovati a discutere dei traguardi che avremmo voluto realizzare sul nostro sentiero. Tutti ne avevamo uno in comune: cercare di valorizzare il Volley Misto, una realtà enormemente frequentata ma poco conosciuta, gestita da enti di promozione sportiva con una portata solo provinciale. Come nell’Inno di Mameli, siamo una nazione divisa. Abbiamo quindi deciso di provare a superare questa dinamica e creare un’entità capace di far emergere le squadre migliori, sotto la calorosa egida di “Mamma UISP”, l’Ente di Promozione Sportiva più frequentato dello stivale italiano; una competizione interregionale, che in un certo senso esisteva già, ma allargata a molte più formazioni. E, chissà, un giorno magari raggiungere quel respiro Nazionale a cui stiamo puntando».
«Nella stagione 2022-2023 la nostra Top League aveva 5 squadre da varie Eps. Quest’anno le squadre erano 15, da 4 regioni diverse; siamo passati da una struttura a campionato con girone di andata e ritorno, ad un torneo a concentramenti domenicali, con quarti di finale e un’attesissima Final 4».
La Final 4 sarà il 26 di maggio alla Zoppas Arena di Conegliano, uno stadio da serie A. Parteciperanno quattro formazioni: i Barbaiocchi da Modena, il Fenix da Padova, la Polvallonto da Treviso e i Beerbanti da Venezia. In campo scenderanno numerosi ex atleti di serie B e persino Andrea Sala, 45 anni, Campione d’Italia a Trento e con numerose presenze in Nazionale all’attivo.
L’evento sarà coperto da Televenezia, per quanto riguarda il Veneto, e da Spikevolley TV su YouTube per tutto il resto d’Italia.
A supporto dell’evento sono Spaccio Occhiali Vision, azienda italiana con numerosi centri ottici sul territorio nazionale, Studio 54 Refrigerazione, che sviluppa tecnologie dedicate al freddo, e Antenore Energia.
«Vogliamo ovviamente dare risalto all’evento, perché possa fungere da volano per tutto il movimento – spiega Niccolò Fedele – ma il nostro obiettivo è più ampio. Vorremmo avvicinare alla pallavolo più persone possibili, e non c’è nulla di più inclusivo che il Volley Misto. Tante ragazze e ragazzi, anche con ottime capacità fisiche e coordinative, non hanno possibilità di iniziare a giocare a pallavolo dopo una certa età, perché se già non possiedi la padronanza della tecnica, non hai speranza di vedere il campo. Nel Volley Misto questa possibilità c’è. E poi le donne in squadra sono importanti tanto, se non più, degli uomini. Il mio sogno è quello di aprire una vera “Scuola di Pallavolo Mista”, che abbia tattiche diverse e con tanta fase gioco».
«Infine – scherza Davide, ma non troppo – la Pallavolo Mista è una fucina incredibile di famiglie. Ho conosciuto mia moglie in campo, abbiamo una figlia e un’altra è in arrivo. Come me, conosco tantissime altre coppie nate sotto rete; e senza la pallavolo questa scintilla non sarebbe forse mai sbocciata».
Insomma, nel Volley Misto quella rete che sta in mezzo al campo non divide ma unisce: non solo compagni di squadra, ma anche avversari e supporter!