Una settimana di pallavolo dedicata a Federica, vittima del marito
Succedeva tre anni fa.
Federica De Luca, arbitro Fipav della sezione pugliese, e il suo bimbo cadevano vittima della follia omicida del marito. Una tragedia senza senso. Così come senza senso è la frequenza con la quale questo tipo di delitti si ripetono nel nostro paese.
C’è però un fattore che ha cambiato tutto: la reazione della mamma Rita e del papà Enzo. Pochi giorni dopo l’accaduto, hanno sfilato in silenzio per le strade di Taranto. «È alle donne soprattutto che mi rivolgo, mostrando la foto di mia figlia dico: vi prego, denunciate, ribellatevi».
Ed è anche per questi che la Fipav non ha lasciato svanire il ricordo di Federica. Oggi, per il secondo anno consecutivo, in Puglia si sta disputando una settimana di pallavolo alla sua memoria.
Prima di ogni partita viene osservato un minuto di silenzio. Nelle gare territoriali, al momento della presentazione e saluto iniziale, i capitani si scambiano un palloncino bianco. In quelle regionali una rosa rossa.
Gli arbitri delle diverse provincie si affronteranno in un gioioso triangolare diretto proprio Enzo De Luca, papà di Federica. Tutti i direttori di gara durante la settimana indosseranno un fiocco rosa o una fascetta rossa al braccio.
E ci saranno poi incontri, dibattiti, tavole rotonde negli istituto scolastici per parlare della violenza di genere.
Insomma, Federica non c’è più. Non potrà più salire i gradini di quel trespolo, per dirigere le partite di noi pallavolisti con seri Problemi di Volley.
Eppure chissà che il suo ricordo non possa essere un seme che, a lungo andare, fiorisca nelle menti e nei cuori di tanti giovani, andando a prevenire altre tragedie di questa portata.