Febbraio 9, 2020

Buon compleanno pallavolo!

Tommaso Dotta
C’è una cosa che accomuna tutti noi.
 
I genitori, che si sono innamorati di questo sport sul cemento dei giardinetti, e i figli sul parquet delle palestre.
 
I bambini etiopi che pur di giocare avvolgono palle di spazzatura con lo spago. Gli studenti dei college americani nelle loro strutture futuristiche. Gli sherpa nepalesi che si sfidano a 5 mila metri di altitudine. I messicani che schiacciano in infradito nella polvere, schivando le galline.
 
Chi lo pratica sulla sabbia, sulla neve, sull’erba. Coi falli di doppia o i tocchi di piede. Con il libero o senza. Col cambio palla o il rally point system.
 
I professionisti per i quali ormai è un lavoro, con tutte le ansie e tensioni che ne conseguono.
 
I dirigenti e allenatori che si accollano, spesso per volontariato, gli enormi sbattimenti di gestione delle piccole società di provincia.
 
Le ragazze di Norcia, a cui il terremoto ha reso inagibili le palestre, eppure hanno continuato ad allenarsi facendo 50 chilometri al giorno. I ragazzi del Volley a 4 ruote che palleggiano in sedia a rotelle. La squadra azzurra dei Trapiantati e Dializzati, Campioni del Mondo in carica. I disabili della Special Olympics, sempre motivati e carichi a molla.
 
E pure chi ha smesso, ma a cui i ricordi strappano sempre un sorriso.
 
È la passione. Passione per lo sport, certo. Ma ancora di più per le persone che questo sport ci ha fatto incontrare e per le emozioni, buone e meno buone, che ci ha fatto vivere.
 
Quella rete lì in mezzo al campo non ci divide. Ci unisce.
 
E quindi buon compleanno, Pallavolo, che sei nata esattamente 125 anni fa in un college del Massachusetts. Grazie di tutto!