Dicembre 10, 2019

Ngapeth arrestato per molestie in Brasile? Facciamo un po’ di chiarezza

Tommaso Dotta

Nelle ultime ore è trapelata la notizia che il campione francese Earvin Ngapeth sia stato arrestato dalla polizia brasiliana per una presunta molestia sessuale (fonte GloboEsporte).

Lungi da noi prendere posizioni sull’accaduto, dare giudizi né tanto meno lanciarci in sommari processi sui social network. Riteniamo però importante chiarire quanto si sa finora di ufficiale.

Secondo il quotidiano brasiliano Earvin Ngapeth, oggi in forza alla squadra russa dello Zenit Kazan, sarebbe stato fermato all’alba dopo aver trascorso la nottata conclusiva del Mondiale per club in una discoteca di Belo Horizonte. La causa? Un sospetto di molestie nei confronti di una donna di 29 anni.

Secondo quanto riporta il portale alla polizia militare, Ngapeth ha riferito di essersi scusato con la donna e il suo ragazzo dopo aver realizzato il disagio causato dall’atto; scuse che tuttavia non sarebbero state accettate.


La versione di Earvin

Lo Zenit Kazan non ha commentato l’avvenimento. È invece arrivata una nota dell’avvocato del giocatore, Dino Miraglia.

«Nelle prime ore di lunedì (09/12/2019), l’atleta francese Earvin N’Gapeth, che è in Brasile per partecipare a una competizione internazionale di pallavolo che si è conclusa lo scorso fine settimana, è stato coinvolto in un malinteso in una sala da concerto a Belo Horizonte (MG). Il giocatore ha scambiato una donna per uno dei suoi amici più cari e ha schiaffeggiato leggermente le natiche per scherzo. Rendendosi conto che si trattava di qualcun altro, N’Gapeth era profondamente imbarazzato e si è scusato con la donna. Earvin è sconcertato dalla situazione ed è molto dispiaciuto per l’imbarazzo. Essendo uno scherzo, stiamo spiegando la condotta atipica. Cioè, dimostreremo che non c’era inganno e quindi non c’è crimine».


La cauzione

Il tribunale avrebbe fissato una cauzione di 50 mila reais (più meno 11 mila Euro) per liberare Earvin Ngapeth. L’importo sarebbe stato deciso questa mattina durante un’udienza di custodia nel Foro della città. Secondo quanto riportato, l’atleta sarebbe arrivato sul posto indossando l’uniforme del sistema carcerario di Minas Gerais, dopo aver trascorso la notte nel penitenziario Nelson Hungria, Contagem, nella regione metropolitana (fonte ivolleymagazine).


La conclusione

Molestia vera o solo presunta? Impossibile deciderlo da casa, per sentito dire. La giustizia farà il suo corso. E non ci va nemmeno tanto di scherzare sulla questione, anche se lo “schiaffo sulle natiche per scherzo a un compagno di squadra” si presterebbe parecchio.

Diciamo che i precedenti di Earvin non depongono a suo favore; in particolare l’anno di pena patteggiata per investimento pedonale a Modena. Nulla di fatto invece riguardo alla presunta aggressione a un controllore in Francia nel 2015 perché, in quel caso, il pallavolista è stato condannato in primo grado ma assolto in appello.

Lui stesso ha dichiarato al quotidiano francese Le Figaro:

Ho fatto tante cazzate. Ecco perché il mio nome viene sempre per primo.

Ci viene però spontaneo concludere l’articolo con una citazione di un illustre esperto in materia di “cazzate”: Mario Balotelli.

Why always me?

Earvin Ngapeth volley
Earvin Ngapeth