Dicembre 9, 2019

Un anno di De Giorgi alla Lube campione d’Italia, d’Europa e del Mondo

Tommaso Dotta

Ferdinando De Giorgi detto Fefè, palleggiatore della Generazione di fenomeni, è arrivato sulla panchina della Lube Civitanova esattamente un anno fa. Eppure sembra un’eternità.

In 365 giorni la società marchigiana ha vinto tutto quello che c’era da vincere laureandosi campione d’Italia, campione d’Europa e campione del Mondo. In parole povere, la squadra di pallavolo maschile più forte del pianeta.

Direte voi: «E vabbè sono buoni tutti a vincere con dei giocatori così!». Ma non è vero, non sono tutti buoni.

Finché si allenano squadre mediocri, si hanno sempre alibi per non vincere. Quando si allenano i campioni invece no. Bisogna sostenere pressioni enormi, saper gestire il gruppo, saper motivare i singoli, farli trovare pronti fisicamente e mentalmente nei momenti giusti.

Sicuramente Fefè partiva da basi estremamente solide. La Lube costruita da Giampaolo Medei era già una macchina da guerra, in grado di raggiungere innumerevoli finali internazionali.

Sembrava però che la squadra avesse una sorta di blocco mentale più ancora che tecnico. Un blocco che scattava nei momenti cruciali, impedendole di rendere al meglio. Sette finali perse di fila non possono essere un caso. Con l’arrivo del tecnico salentino questo blocco si è dissipato.

E oggi, al termine di un triplete leggendario, è giusto chiudere con le stesse parole di Fefé De Giorgi, dedicate alle altalene di emozioni che si vivono in panchina.

Da allenatore bisogna festeggiare con sobrietà e deprimersi con coraggio, se no non ne esci vivo.