Ottobre 15, 2019

Il libero potrà essere utilizzato già in Under 14. I pro e i contro della scelta.

Tommaso Dotta

La Federazione italiana pallavolo ha anticipato l’inserimento del ruolo del libero (e del secondo libero) già a partire dall’Under 14. Fino all’anno scorso era possibile solo dall’Under 16 in avanti.

Si tratta della seconda grande novità della pallavolo giovanile in vista della prossima stagione sportiva. Una notizia passata un po’ in sordina perché messa in secondo piano dalle discussioni divampate dall’abolizione del fallo di doppia.

In collaborazione con il podcast Coach Factor abbiamo raccolto le opinioni degli addetti ai lavori, ovvero alcuni tra i più competenti tecnici di pallavolo giovanile a livello nazionale.

Ecco i PRO e i CONTRO di questa scelta.


PRO

«Penso sia giusto anticipare i tempi nella specializzazione – commenta Massimo Barbolini, dell’Igor Novara – fermo restando che nessuno è obbligato a farlo. Farà aumentare il bacino di quelli che saranno i futuri liberi per i campionati maggiori; un ruolo che ogni anno di più si dimostra fondamentale, forse più di altri».

«L’esigenza – spiega Pasquale D’Aniello, della Nazionale Under 16 – è nata dagli studi degli ultimi anni, che hanno riscontrato come quasi mai siamo riusciti a costruire liberi di livello assoluto. E alla fine si finisce per scegliere ex ricettori attaccanti che passano poi al ruolo di libero».

«A livello di campionati nazionali – dice Simonetta Avalle, selezionatrice Cqr Lazio – la specializzazione dei ruoli è già presente anche in Under 14.  Ai piccoli piace imitare quello che fanno i grandi».

«Sono assolutamente d’accordo sull’inserimento del libero in Under 14 perché è un ruolo della pallavolo a tutti gli effetti – aggiunge Stefano Gregoris, di San Donà – e sono favorevole alla specializzazione anticipata. I critici sostengono che gli allenatori smetteranno di allenare il bagher di giocatrici e giocatori alti ma in verità già oggi, quando si arriva nella fase che conta dei campionati, ogni tecnico fa giocare i suoi atleti più abili. Con il libero succederà il contrario: gli alti troveranno più facilmente spazio in campo».


CONTRO

«All’inizio ero perplesso per questa scelta e non me l’aspettavo – confessa Massimo Eccheli, settore maschile Vero Volley Monza -. Sicuramente aiuterà gli allenatori a tenere in campo gli atleti più alti, perché in Under 14 con la rete bassa la ricezione è un problema. Io ritengo però questa novità un po’ pericolosa, perché può creare una “scorciatoia” nel lavoro degli allenatori, che possono ritardare l’insegnamento di certi fondamentali nel programmare una corretta progressione di sviluppo tecnico».

«Io continuo a pensare – commenta Renato Barbon – che nell’Under 14, a mio modesto parere, il libero possa non essere utile. Dall’altro lato si accorciano i tempi per far giocare un “lungo” alle prime armi, che si approccia al mondo della pallavolo».

«Tutto dipenderà, come al solito – conclude Simonetta Avalle – dall’equilibrio e dalla mentalità dei singoli tecnici del giovanile».