Ottobre 12, 2019

Abolita la doppia. Il parere dei coach: «Ecco perché potrebbe essere utile»

Tommaso Dotta

L’abolizione del fallo di doppio tocco in alzata nella pallavolo giovanile, scelto dalla Federazione italiana pallavolo per la prossima stagione sportiva, ha scatenato la polemica sui social da parte degli appassionati.

I nostri sondaggi hanno visto stravincere l’opinione di chi si è detto contrario a questa novità.

Ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori?

In collaborazione con il podcast Coach Factor, abbiamo raccolto le opinioni di alcuni tra i più autorevoli allenatori di pallavolo italiani a livello giovanile (e non solo): Massimo Barbolini, Stefano Gregori, Massimo Eccheli, Pasquale D’Aniello, Renato Barbon e Simonetta Avalle.

Ecco cosa ne pensano.

Se foste interessati ad approfondire l’argomento vi invitiamo ad ascoltare il podcast in versione integrale.


Simonetta Avalle – selezionatrice Cqr Lazio

«Ritengo che la regola sia stata pensata per aiutare i non palleggiatori a palleggiare con più tranquillità. Noi sappiamo benissimo, vivendo i campionati giovanili, che un non palleggiatore (specialmente un centrale) appena prova un palleggio d’alzata si ritrova penalizzato dall’arbitro. Credo che in questo modo si voglia favorire l’uso del palleggio in ricostruzione da parte di tutti i giocatori».

«Il rischio che certi allenatori finiscano per non curare abbastanza il gesto pulito c’è. Tutto dipenderà dalla mentalità e dall’equilibrio dei tecnici di giovanile. Ma potrebbe esserci anche un aspetto positivo: qualche allenatore inizierà ad allenare il palleggio di tutti i giocatori, mentre fino a oggi la troppa fiscalità sulle doppie finiva per costringere ad usare solo il bagher d’alzata».

Avalle pallavolo
Simonetta Avalle

Pasquale D’Aniello – Nazionale Under 16 femminile

«Specifichiamo intanto che è in fase sperimentale: proveremo durante la stagione a capire se questa novità può determinare un miglioramento delle situazioni di gioco. Magari farà durare di più le azioni, permetterà maggior continuità. Nei livelli più bassi ci sono realtà in cui gli arbitri non lasciano giocare delle Under 14. Ritengo che la pulizia totale del gesto tra i giovanissimi sia meno importante del giocare il più possibile».

«È evidente che non si arriverà in Nazionale facendo sempre doppia. La qualità va però migliorata nel tempo, senza dover richiedere da subito il massimo dell’esecuzione. In ogni caso a fine stagione la scelta andrà ridiscussa per vedere se ha dato un risultato apprezzabile in chiave tecnica oppure no».

D'Aniello pallavolo
Pasquale D’Aniello

Massimo Barbolini – Igor Novara

«Per noi allenatori di una certa età sarà certamente meno bello, ma ci dobbiamo abituare a tutto. Anche quando era arrivato il rally point system sembrava l’inizio di un disastro, ma non lo è stato».

«Io non sono tanto d’accordo perché credo l’imprecisione e gli errori aumenteranno. Spero che la maggiore tolleranza non porti ad insegnare a palleggiare sporco: è bene ricordare che arriveranno ad alto livello comunque solo giocatori ortodossi, perché chi palleggia senza fare doppia sarà comunque più preciso».

«Ritengo invece positivo nel gioco non dipendere del tutto dal giudizio dell’arbitro, togliendo una componente di discrezionalità».

Barbolini pallavolo
Massimo Barbolini

Stefano Gregoris – Under 18 e B1 San Donà, settore giovanile di Conegliano

«Sono d’accordo con questa nuova regola. Partiamo però col dire che io non cambierò il mio modo di allenare il palleggio perché è stato tolto il fallo di doppia. Quello che si sta cercando di fare, e non solo nella pallavolo, è cercare di togliere la “soggettività” dalle decisioni arbitrali. Ormai la doppia, in molti campionati giovanili, era diventata il “fallo di palleggio brutto”».

«C’è chi dice che senza la doppia verranno penalizzate le squadre più forti rispetto a quelle più deboli, ma io non lo credo. Una doppia non decide la partita, ma nemmeno dieci doppie. Se all’interno di un set vengono fischiate 10 doppie a una sola squadra, è perché quella squadra ha evidenti problemi tecnici e gli attaccanti si trovano ad attaccare palloni comunque imprecisi».

Gregoris pallavolo
Stefano Gregoris

Massimo Eccheli – settore maschile del Vero Volley Monza

«Da fonti abbastanza sicure, gira voce che la federazione internazionale stia pensando di abolire la doppia del tutto».

«Detto questo, è importante sottolineare che essere fallosi non vuol dire essere precisi. Anche si dovesse abolire la doppia, un fondamentale eseguito correttamente sarà comunque più preciso e si continuerà ad allenare così. Io poi personalmente ritengo che la bellezza sia componente fondamentale di un gesto tecnico, quindi un bel palleggio ritengo sarà sempre meglio del brutto palleggio».

«Diciamo che è sia un rischio che un’opportunità. Qualche allenatore potrebbe interpretarla come una “scorciatoia” in una corretta progressione tecnica».

Ecchelli pallavolo
Massimo Ecchelli

Renato Barbon – Pallavolo Motta

«Io non sono d’accordo perché avrei piuttosto agevolato il percorso di palleggio trattenuto e sempre sanzionato la palla sporca».

«Per ogni decisione del settore tecnico bisogna sempre chiedersi quale sia il fine. In questo caso credo sia il dare una mano ai nuovi arrivati in palestra, ad allungare le azioni e togliere il discrimine agli arbitri».

«L’inforcata non è mai precisa. Non credo ci sia il rischio di smettere di curare il palleggio».

Barbon pallavolo
Renato Barbon