Febbraio 10, 2020

L’applauso di Conegliano per quello che resta di Caserta

Tommaso Dotta

Ieri sera in serie A femminile si è giocata Conegliano contro Caserta.

Da una parte della rete la squadra campione del Mondo in carica, fresca vincitrice della Coppa Italia e della Supercoppa.

Dall’altra quello che resta dell’ultima in classifica: la squadra messa in piedi dal presidente Turco che si è scompaginata tra mille vicissitudini durante la pausa invernale. E, pur di arrivare a fine stagione, è stata rimpolpata con ragazze della serie C della società stessa.

In campo non sono mai scese Paola Egonu, Miriam Sylla, Monica De Gennaro, Rafa Folie, Kimberly Hill né Robin De Kruijf.

Eppure i parziali parlano chiaro sullo spettacolo andato in scena: 25-9, 25-15, 25-9 per le padrone di casa in nemmeno un’ora di gioco.


L’APPLAUSO DEI 4.000 PALAVERDE

4.000 spettatori hanno assistito alla partita; quasi il tutto esaurito al PalaVerde di Treviso.

Eppure i presenti non hanno protestato, non hanno fischiato. Hanno, anzi, cercato di sostenere con il loro applauso le ragazze di Caserta, scese in campo con tutto l’orgoglio possibile. Sono soprattutto loro le vittime di una situazione paradossale, che purtroppo vedremo ripetersi a lungo durante questo girone di ritorno.


LE PAROLE DI COACH SANTARELLI

«Questa è stata una delle pagine più tristi della mia brevissima carriera da allenatore. Caserta sta vivendo un sacco di vicissitudini. Tutti sperano che qualcosa possa cambiare, ma sembra non stia cambiando. L’applauso dei tifosi è stato spontaneo vedendo le ragazze così in difficoltà in mezzo al campo che provavano comunque a fare del loro meglio. Io ho chiesto alle mie giocatrici di giocare come sanno per rispetto nei nostri confronti, in quelli della società e dei tifosi».

Foto di Il Vecchio e il Volley