La ricerca del Sole 24 Ore: pallavolo batte basket sui social
Grazie ai dati forniti dall’Osservatorio Digitale, il Sole 24 Ore ha stabilito che le attività sui social network delle 12 squadre del nostro campionato di Serie A maschile siano complessivamente migliori delle 16 squadre del campionato di Lega Serie A basket.
Successo social per la pallavolo: lo sport che ha imparato a far parlare di sé e divertire
Quanti, solo pochi anni fa, avrebbero scommesso che la pallavolo un giorno sarebbe diventata lo sport dei social network? Gli appassionati di vecchia data sanno che è impossibile minimizzare su questo aspetto la questione annosa del rapporto fra il nostro amato volley e la visibilità sui mezzi di comunicazione; ma lasciatemelo dire, essere arrivati fin qui è già un bel risultato.
Il percorso non è stato dei più semplici dal momento che questo sport di squadra è visto da tempo come una disciplina di nicchia; gli interessi in gioco, sia a livello di pubblicità che di sponsor, al confronto di altri sono sempre stati minori. La vera svolta è cominciata ad agosto 2016, dopo la medaglia d’argento conquistata dalla nostra nazionale alle Olimpiadi di Rio: quel successo fu un vero e proprio exploit, tanto che tutti gli italiani si sono sentiti per un giorno tifosi, quasi giocasse la nazionale di calcio, e in seguito hanno cominciato ad avvicinarsi a questo mondo. Da qui in poi a fare la loro parte ci hanno pensato anche la televisione, in particolare Rai Sport, e le società e i giocatori stessi che si sono messi in gioco sempre di più nei contenuti social.
La ricerca del Sole 24 Ore
A testimoniare questo importante traguardo per il nostro sport, ci ha pensato negli scorsi giorni una ricerca condotta dal giornalista del Sole 24 Ore Marcello Frisone. Grazie ai dati forniti dall’Osservatorio Digitale riguardanti le attività sui social delle 12 squadre del nostro campionato di Serie A e delle 16 squadre del campionato di Lega Serie A basket, il giornalista ha creato un confronto fra queste due discipline di squadra.
Tre sono stati i principali parametri presi in considerazione: numero di follower (gli utenti che seguono i profili delle squadre), l’engagement (ovvero il coinvolgimento degli utenti, calcolato come numero di “Mi piace”, commenti e condivisioni) e il volume di contenuti (post, video e storie pubblicate).
Da questa analisi è emerso che «l’attività di Social Media Marketing (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube) delle squadre della massima serie di pallavolo ha la capacità di produrre volumi maggiori di quanto facciano quelli della pallacanestro».
È bene specificare che questa cosa accade se si parla in termini di media, perché in termini assoluti invece è il basket ad avere la meglio: il volley infatti, nel primo caso, per squadra ha 106.637 follower(+21,7% rispetto al basket che si ferma a quota 87.635); nell’engagement è a quota 82.569 (+14,6% rispetto al basket a 72.023); i contenuti postati sono 355 (+18,3% rispetto al basket fermo a 300).
In termini assoluti invece il basket nei follower è a +9,6% (1.402.162 contro i 1.279.642 della pallavolo), nell’engagement a +16,3% (1.152.368 rispetto i 990.830 del volley) e infine nei contenuti a +12,4% (4.794 rispetto ai 4.265 della pallavolo).
Osservando poi nel dettaglio il lavoro delle varie società di pallavolo emergono classifiche diverse: in cima in fatto di seguaci è la Leo Shoes Modena (284 mila), seguita dalla Lube Civitanova (269 mila), dall’Itas Trentino (263 mila) e dalla Sir Safety Conad Perugia (205 mila), da qualche anno considerati i top team del nostro campionato. Per quanto riguarda l’engagement tutto cambia: al primo posto si trova sempre Modena (186 mila interazioni), ma a seguire c’è la Power Volley Milano (173 mila interazioni), sebbene con un numero decisamente più contenuto di follower. Detiene il primato nei contenuti pubblicati invece Trento (712), seguita da Milano (665) e Civitanova (619).
Il confronto con i dati relativi al basket evidenzia il fatto che gli utenti appassionati di pallavolo sono una fascia giovane che preferisce le piattaforme di Instagram e Youtube, le due che infatti producono volumi maggiori rispetto agli altri social, dove i contenuti sono più immediati e curati.
Questo studio sottolinea ancora di più che «[…] la presenza sul web è importante per fidelizzare il tifoso e allargare la propria community, ma imprescindibile per il posizionamento del brand che nel naming porta il nome dello sponsor principale e che di conseguenza può essere premiato o penalizzato dalla reputazione e del consenso generato».
Nota di demerito invece per il profilo ufficiale della Lega Volley maschile che, su Instagram, vanta un poco invidiabile 0,38% di engagement rate. Davvero poco se comparato con lo 0,68 della Lega Volley femminile o, addirittura, il 3,88% della Lega Basket.
Il caso Powervolley Milano
Ritrovare Milano fra le società con più engagement, ovvero con più reazioni da parte degli utenti sui propri post e video, non sorprende i più attenti tifosi che già durante quest’estate hanno potuto apprezzare la divertente strategia social attuata dal team della Powervolley. Come dimenticare soprattutto gli annunci durante il periodo del volley mercato: ad esempio l’acquisto del giocatore Stephen Maar è stato annunciato come l’arrivo di un pacco di un noto e-commerce internazionale, o come la notizia del rinnovo del contratto del palleggiatore Sbertoli data seguendo le tracce della nota serie tv “La Casa di Carta”. A questi due episodi segue anche la serie di fotomontaggi molto divertenti creati in occasione di una difesa ad una mano di Yuki Ishikawa.
Gli atleti della Serie A su Instagram
Instagram è il social per eccellenza dove seguire la “vita” di un atleta a cui il pubblico è appassionati. Andando a spulciare i profili di alcuni giocatori del nostro campionato possiamo abbozzare una classifica di quelli che, secondo i numeri, sono i più seguiti; come è possibile vedere andando sulle loro pagine, i contenuti che vengono pubblicati, non sempre con regolarità, riguardano sia aspetti pubblici che privati della vita degli atleti. Molti dei numeri dipendono anche dalla loro fama a livello nazionale.
Partiti due pezzi grossi dei social come Bruninho (1,1 milioni di follower) e Ivan Zaytsev (805 mila), il primatista di Superlega è oggi un neo arrivato: Seyed Mousavi, il centrale iraniano di Piacenza, con 1 milione di follower.
Tra i primi troviamo il brasiliano Ricardo Lucarelli (468 mila follower), seguito da Simone Giannelli (304 mila follower) e Osmany Juantorena (266 mila follower). A seguire si difendono molto bene anche Yuki Ishikawa (262 mila), Filippo Lanza (220 mila), Wilfredo Léon (178 mila), Jenia Grebennikov (176 mila), Micah Christenson (167 mila), Matteo Piano (128 mila), Luciano De Cecco (104 mila), Maxwell Holt (102 mila), Aleksandar Atanasijevic (72,9 mila) e Robert Simon (69,3 mila).