Marzo 11, 2021

Scusaci, pallavolo, se abbiamo dubitato di te. Cronaca di una rimonta pazzesca

Tommaso Dotta

Lo confessiamo: sul 2 a 0 ieri sera abbiamo spento la diretta. Abbiamo pensato fosse finita.

Col muro su Stephen Maar, la Sir Safety Conad Perugia, strafavorita e in casa, saliva 2 set a 0 contro l’Allianz Milano in gara 1 dei quarti di finale dei playoff scudetto.

Fino a quel momento una partita dominata dai vincitori della regular season; con almeno 6 comodi set point nel primo parziale e altrettanti nel secondo.

Così abbiamo staccato. In un attimo di debolezza, ci siamo dimenticati di quanto questo nostro sport possa essere dannatamente imprevedibile. E siamo stati giustamente puniti con l’essersi privati della gioia di assistere in diretta a uno dei match più spettacolari della stagione.


Milano, al contrario di noi, non ha mollato un attimo. Strappa, anzi, il terzo set ai vantaggi: 25 a 27.

Un passo falso può capitare a tutti. Perugia lo sa bene e rientra in campo nel 4° bella rabbiosa, determinata a far scendere i titoli di cosa sull’incontro. È subito 4 a 1. Poi 9 a 3 con gli ace di Oleh Plotnytskyi. Poi ancora 15-9.

E Milano? Niente, per Milano non è ancora ora di cena. Si continua a lottare e lottare ancora. Con l’esperienza di Urnaut, con l’esuberanza di Patry. Prima coi titolari, poi con le riserve. Cambi e doppi cambi. Ci manca poco che non entri in campo pure il dirigente accompagnatore.

Incredibilmente, arriva la rimonta.

Il finale è da far ribollire il sangue nelle vene. 4 match point da una parte, 8 set point dall’altra. Videocheck, contro videocheck e il solito coach Heynen che si scalda. Pallavolo di livello mostruoso.

Poi il servizio di Tine Urnaut si schianta esattamente sulla linea di fondo e chiude sul 33 a 31.


A questo punto sono tutti sfiancati, fisicamente e mentalmente, ma si deve rientrare in campo ancora una volta, a giocarsela al meglio dei 15 punti: si va al tie break.

È un punto a punto sfiancante, dall’inizio alla fine.

C’è uno scambio, sul 7 a 6, in cui il pallone viene toccato 29 volte dalle due squadre. Un’enormità per il volley maschile, a questi livelli.

Sull’attacco di Perugia che vale il 12 pari l’ottimo telecronista di Eleven Sports, che fino a quel momento aveva provato a mantenere una parvenza di imparzialità celando la sua fede, si lascia andare in un tonante: «E ANDIAMOOOOOOOO!!!». Esilarante ma comprensibile, vista l’emozione del momento.

Infine, dopo oltre 2 ore e 50 di gioco, la parola fine la mette Matteo Piano con un muro imperioso. Rimonta conclusa. Vittoria di Milano.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – ALLIANZ POWERVOLLEY MILANO: 2-3 (25-18, 25-21, 25-27, 31-33, 17-19)

Sono 31, alla fine, i punti di Leon. 23 quelli di Patry. 18 per l’MVP Urnaut.


Sarebbe accaduta questa rimonta se al PalaBarton ci fossero stati i Sirmaniaci a sostenere la loro squadra? Non lo sapremo mai. In ogni caso anche Perugia ha già dimostrato (si veda Modena in Champions) di poter ribaltare i risultati. Proverà a ripetersi in gara 2 di questi playoff scudetto.

Playoff più incerti che mai: lo ha confermato anche la Gas Sales Blue Energy Piacenza, sconfitta sul campo dell’Itas Trentino, ma solo dopo aver trascinati i padroni di casa al tie break.

Nel frattempo noi non possiamo che dire: «Scusaci, pallavolo, se abbiamo dubitato di te».


Foto di copertina di Volleyball Waves e foto di Powervolley Milano.