Aprile 9, 2021

Più italiani e più giovani: come è cambiata la Superlega

Tommaso Dotta

C’è un dato molto importante che differenzia la stagione 2020/2021 da quella di due anni fa: i giovani italiani si sono fatti strada nel ruolo di schiacciatori ricettori. Come lo abbiamo capito? Calcolando il numero di ricezioni compiute da stranieri e italiani.

Due anni fa, gli schiacciatori italiani avevano ricevuto solo il 20% delle battute scagliate in Superlega (appena un quinto). Oggi quella percentuale è salita al 45%.

Il secondo dato importante è l’età dei posti 4 italiani. Solo il 16% delle battute sono state ricevute da bande azzurre sopra i 30 anni (Osmany Juantorena, Dick Kooy e Oleg Antonov). Due anni fa era circa il 65%.

La maggioranza di servizi quest’anno sono stati ricevuti da atleti tra i 20 e i 25 anni (48%).

Ma non ci siamo limitati a questo. Col supporto delle ragazze di Volleyball Waves abbiamo calcolato l’età media della Superlega ruolo per ruolo, andando a scoprire in quali posizioni del campo è oggi necessario essere più esperti e in quali più freschi.

giovani schiacciatori

La ricerca

Siamo ormai giunti alle battute finali di un’annata di Superlega Credem Banca davvero strana. Un’annata complicata, vessata da eventi che hanno inevitabilmente modificato le meccaniche dell’intero movimento pallavolistico e della vita di tutti noi; ora è tempo di valutazioni e bilanci.

Le conseguenze negative di questo nuovo, obbligato (speriamo temporaneo) modo di vivere la pallavolo sono sotto gli occhi di tutti; ma anziché fermarci davanti a queste difficoltà vogliamo provare ad andare oltre. Come recita un noto motto, nella crisi si nasconde anche l’opportunità, nel caso specifico della pallavolo l’occasione per le nuove generazioni di atleti di trovare maggiore spazio fra le file della massima serie. Ci siamo allora chiesti: cosa ha da raccontarci il campionato che sta volgendo al termine sul futuro della pallavolo? Per cercare di rispondere vi proponiamo questa breve analisi.

Al fine di capire quale è lo scenario presente e cosa possa riservare il futuro al nostro movimento, la prima cosa che siamo andati ad indagare sono i numeri della corrente stagione 2020/2021, in cui si è registrata la presenza del 58% di giocatori italiani e del 42% di giocatori stranieri, distribuiti tra tutti e dodici i club (contro il 55,7% di italiani e il 44,3% di stranieri del campionato 2019/20, in cui ha partecipato anche Sora come tredicesima squadra). 

Quanto all’età dei ragazzi impegnati nella stagione in corso, la media è molto simile, considerando che quella degli italiani si attesta a quota 25.6, mentre per gli stranieri raggiunge 25.7 anni. Questo dato può essere indubbiamente interpretato come un segnale volto a puntare al ricambio generazionale, il proseguo di una tendenza cui siamo soliti assistere al termine del quadriennio (in questo caso quinquennio) olimpico. A beneficiare di ciò non sarebbero solo le federazioni nazionali, ma anche gli stessi club. Per quanto la scelta, in alcuni casi, possa essere stata dettata da esigenze economiche, non cambia la sostanza: in fondo, perché non fare di necessità virtù?

Una situazione complessa che, come abbiamo visto lungo tutta la Regular Season, diventa cruciale occasione per far prendere confidenza a questi ragazzi con i campi più difficili della Serie A.

Ma come varia il quadro complessivo suddividendo gli atleti per ruolo? 

Palleggiatori

È proprio dalla cabina di regia che si individuano i giocatori più “esperti”, con le medie più elevate sia tra quelli italiani che stranieri: la regia tricolore presenta una media pari a 28 anni, quella del “resto del mondo” si attesta sul 29,7. I palleggiatori più avanti con l’età sono Daniele Sottile (classe 1979) e Rafael Redwitz (1980), mentre i più giovani sono Leonardo Ferrato, Paolo Porro (entrambi 2001) e Aleksa Batak (2000). 

Suddividendoli anche per fasce di età possiamo osservare che tra i nati nel periodo 1979-1989 risultano 11 registi (6 italiani e 5 stranieri), tra il 1990-1999 ce ne sono 12 (7 italiani e 5 stranieri) e, infine, per i nati dal 2000 in poi ne troviamo 3 (2 italiani e 1 straniero).

Liberi

Tra i leader della seconda linea sono gli stranieri quelli con età media più elevata, pari a 27,7, mentre quelli italiani hanno una media più bassa di oltre un anno, attestandosi sul 25,6. Va comunque specificato che in questa stagione di Superlega hanno militato solo 3 liberi stranieri, Jenia Grebennikov è nato per primo (1990), mentre seguono Jani Kovacic (1992) e Santiago Danani (1995). Tra gli italiani, figurano Fabio Fanuli e Massimo Colaci (entrambi classe 1985) e il più giovane è Matteo Staforini (2003). 

Osservando i dati per fasce di età tutti i difensori di origine straniera rientrano in quella dei nati tra il 1990 e il 1999, dove troviamo anche il maggior numero di italiani, ben 13, quanto agli altri sono collocabili 4 nella fascia 1979-1989 e altrettanti in quella dei nati dal 2000 in poi. 

Centrali

Posto 3 presenta una età media relativa ai giocatori stranieri non troppo differente da quella vista nei ruoli precedentemente analizzati, toccando quota 27,9. Il numero di cartellini presenti è pari a 13, con soli 3 ragazzi tra i più giovani nati nel 1998, Aleks Grozdanov, Tobias Krick e Barthélémy Chinenyeze, mentre la quota di giocatori con più anni conta nomi quali: Robertlandy Simon, Marco Podrascanin e Seyed Mousavi, tutti nati nel 1987. Il numero di centrali italiani tesserati è ben maggiore, pari a 30, e con un’età media inferiore, 26,1 anni. Marco Mengozzi e Dragan Stankovic classe 1985 sono i più navigati, mentre la palma di più giovane spetta a Mattia Gottardo nato nel 2001. 

Nella fascia di età 1979-1989 si trovano 5 centrali italiani e 4 stranieri, in quella 1990-1999, come per gli altri ruoli, è collocata la maggioranza degli atleti, 22 centrali italiani e 9 stranieri. Infine, nella fascia più giovane si individuano solo 3 centrali azzurri e nessuno del “resto del mondo”. 

Schiacciatori e Opposti

I due ruoli sono stati calcolati insieme tenendo conto del raggruppamento effettuato dalla Lega Volley. Sia tra gli attaccanti italiani che tra quelli stranieri troviamo la media di età più bassa fra tutti i ruoli: per i primi raggiunge quota 24 anni, per gli altri 25,7. Gli schiacciatori più anziani sono Osmany Juantorena (nato nel 1985), Georg Grozer Jr, attaccante di posto due, e Matej Kazijski (entrambi classe 1984); i più giovani sono, invece, Matteo Meschiari, Andrea Fioretti e Lorenzo Sala (nati nel 2002), oltre a Marlon Yant, questi ultimi due opposti. 

La fascia di età in cui si concentra il maggior numero di attaccanti è quella dei nati tra il 1990 e il 1999 con 14 atleti italiani e ben 37 stranieri, seguono poi gli 11 italiani nati dal 2000 in poi contro i soli 4 stranieri, e i 6 italiani nati tra il 1979 e il 1989 contro i 5 stranieri.


Conclusioni

Il fattore età è sicuramente un elemento di cui le società tengono molto conto, in particolare quelle che dispongono di un settore giovanile in cui far crescere i futuri talenti della pallavolo o quelle che hanno avviato collaborazioni con società di categorie inferiori a questo scopo. Questa stagione ha messo in luce un abbassamento dell’età media, che ha spinto varie squadre a far aggregare al proprio roster alcuni ragazzi del proprio vivaio, forse anche a causa di ragioni economiche. In altre è, invece, presente un mix con atleti che hanno alle spalle maggiore esperienza, in particolare nelle squadre di alta classifica. La presenza di tanti giovani fra le fila della serie A è anche indubbia testimonianza del lavoro che si sta facendo sul settore giovanile a livello nazionale. Non a caso nel 2019 è arrivata la nomina direttore tecnico per Julio Velasco, che già in passato ha regalato momenti indimenticabili alla pallavolo nostrana; una spinta positiva che si riflette oggi nel panorama del campionato per club.

Se Tokyo può essere un traguardo fin troppo vicino nel tempo, questo potrebbe rappresentare il quadro di come si trasformerà non solo la Superlega, ma anche il contesto delle nazionali, che cominceranno a proiettarsi verso la prosecuzione del nuovo quadriennio olimpico, che porterà ai Giochi di Parigi 2024. Resta da vedere quanti di questi atleti decideranno di militare ancora nel nostro campionato e se i più giovani troveranno concretamente spazio in campo.


Nota: elaborazione dati legavolley.it aggiornati al 2 marzo 2021, Chiara Maroni e Lavinia Paino, Volleyball Waves