Il meglio e il peggio di EuroVolley 2017
Ieri sera si è conclusa, ignominiosamente, l’avventura dell’Italvolley ai campionati Europei. Ma non tutto quello a cui abbiamo assistito è da buttare.
Ecco a voi il meglio e il peggio di questa memorabile settimana.
IL MEGLIO
1 – Questi tifosi dell’Estonia.
Travestiti da bandiera dell’Estonia.
2 – Lo sberleffo di Oleg Antonov nei festeggiamenti.
Un gesto considerato out già a cavallo tra Anni ’60 e ’70. Passato di moda da talmente tanto tempo da risultare di una tenerezza assoluta.
3 – Le dirette Rai.
Il pallavolista duro e puro potrà storcere il naso a sentire Maurizio Colantoni spiegare agli ascoltatori di RaiUno cosa sia un bagher, perché la rete abbia le antenne o chi diavolo sia quel tizio bassino con la maglia diversa. O ad ascoltare “Lucky” Lucchetta storpiare i nomi di chiunque abbia mai messo piede in campo.
Ma diciamocelo chiaro: la diretta tv è un traguardo clamoroso. Se anni fa qualcuno ci avesse detto che avremmo visto i campionati europei di pallavolo per intero sulle reti principali della Rai, alla pari del calcio, gli avremmo riso dritto in faccia. E invece eccoci qua. Speriamo di non esserci giocati l’opportunità con l’ultima, discutibile prestazione.
4 – Il finale di Italia – Turchia.
L’Europeo ci ha regalato diversi, esaltanti momenti di gioco. Ma nessuno come la conclusione dell’ottavo di finale contro la Turchia.
Dopo due set dominati, l’Italia gioca un pietoso terzo parziale. Eppure riesce ad agguantare gli avversari all’ultimo, con una spettacolare combinazione di grinta, classe e botte di culo al videocheck. La Turchia prova a resistere con alcuni colpi di autentica follia, tra cui due primi tempi e un missile senza senso del palleggiatore. Ma, alla fine, soccombe sotto i colpo di Oleg.
5 – Lo sguardo da White Walker di Claudio Galli.
Che ha tutta l’aria di uno che ha appena superato la barriera alla testa di un’armata di non morti.
IL PEGGIO
1 – Il 2° set contro il Belgio.
Guarda lasciamo proprio perdere va, che il dolore e lo schifo sono ancora troppo recenti.
2 – Le prestazioni di Francia e Polonia.
Ebbene sì, c’è qualcuno che è riuscito a fare ancora più schifo di noi.
La Polonia padrona di casa ad esempio, che ha chiamato a raccolta 65 mila persone in uno stadio (record assoluto nella storia del nostro sport) per poi perdere tre a zitti in un’oretta di gioco.
Poi la Francia campione in carica, che si è fatta rullare dalla Repubblica Ceca. E stavolta non ha potuto dar la colpa a nessun fantomatico biscotto italiano.
3 – I tedeschi.
Il loro solito carico di simpatia, luoghi comuni, pizza e pasta è già abbastanza pesante. Averci perso, lo è ancora di più.
4 – Lo Shoesgate.
Dire che la presenza di Ivan Zaytsev avrebbe risolto tutti i problemi dell’Italia a questi Europei è, obiettivamente, un’esagerazione.
Ma la questione delle scarpe di Ivan, e come è stata gestita dagli addetti ai lavori, rimarrà negli annali della pallavolo alla voce “Epica figura di merda”. In questa storia ci hanno perso tutti: il giocatore, la squadra, gli stessi sponsor. E, soprattutto, ci ha perso il nostro movimento, perculato sia a livello locale, sia internazionale.
5 – Questa immagine di Chicco Blengini.
Perché in fondo, nonostante tutto, Chicco ci credeva. E un po’ ci credevamo anche noi. Ma ritorneremo!